Le aziende a rischio spionaggio cinese
Sequoia Capital, società di venture capital che sostiene decine di start-up, ha lanciato un allarme alle sue start-ip: attenzione al personale interno, che potrebbe essere stato assoldato da governi stranieri per rubare proprietà intellettuale e dati sensibili aziendali. Anche Palantir, che si occupa di analisi dei dati per l’industria della difesa statunitense, ha sollevato l'attenzioe sullo spionaggio cinese all’interno delle aziende tech americane. Google e OpenAI si sono unite a queste preoccupazioni.
Una minaccia già conosciuta
Non si tratta di un pericolo recente. Gli USA hanno già imposto controlli sulle esportazioni, nello specifico di intelligenza artificiale e chip avanzati, mentre alcune aziende tecnologiche hanno già subito dei danni da parte della Cina. Per esempio, lo scorso marzo un ex ingegnere di software di Google è stato accusato di aver rubato segreti commerciali dell’AI mentre lavorava in segreto per due aziende con sede in Cina. Di contro, sono state create diverse aziende private che si occupano di contrastare lo spionaggio cinese, supportanto le imprese nella prevenzione.
Come la Cina recluta talenti per lo spionaggio
La Cina è ormai esperta nel relcutare spie esperte nel furto di tecnologie, da scienziati a docenti. L’amministratore delegato di Strider, Greg Levesque, ha dichiarato che c’è stato un forte incremento nell’adozione degli strumenti di Strider da parte delle start-up di tecnologie emergenti; questi strumenti evitano che gli Stati nazionali prendano di mira i loro dipendenti e che si infiltrino venditori e fornitori terzi ricorrendo all’intelligenza artificiale. In questo modo, si raccolgono dati sui metodi che le agenzie di intelligence straniere usano per colpire aziende e personale e quando una persona viene segnalata, il sistema permette di approfondire le informazioni del profilo attraverso controlli incrociati su legami familiari o finanziari all’estero o anche viaggi in Paesi in cui i servizi segreti hanno reclutato nuove risorse.
Il programma “Iniziativa Cina”
Questi nuovi controlli sul personale rischiano, però, di causare un aumento della xenofobia all’interno delle aziende, considerando che i dipendenti di origine asiatica sono molti. Tant'è che il programma “Iniziativa Cina”, grazie all’opposizione di gruppi per i diritti civili, già nel 2022 è stato eliminato dal Dipartimento di Giustizia USA con l'accusa di applicare la profilazione razziale.
Fonte: Agenda Digitale