Il tema principale è l’intelligence nell’era delle relazioni digitali, delineato in una riconcettualizzazione del paradigma informativo che sottende la sicurezza nazionale. La prefazione è a cura di Alessandro Curioni, security consultant, docente universitario e divulgatore, che si focalizza sulla società dell’informazione e sull'infosfera.
Il saggio analizza le nostre relazioni con i device, le sfide reali e filosofiche, partendo dal presupposto che la tecnologia non è più uno strumento passivo, ma una forza attiva che plasma la nostra realtà. In questo senso, centrale è la trasformazione dell’Internet of Things (IoT) in Intelligence of Things e anche il ruolo della tecnologia nel terrorismo e, in generale, nelle minacce alla sicurezza.
Il titolo viene ampliamente spiegato nel libro, invitandoci a riflettere su come la distinzione tra informazione, marketing e comunicazione personale sia diventata più sfumata, creando un ambiente in cui accettiamo, e talvolta accogliamo con entusiasmo, forme pervasive di monitoraggio e influenza, considerando anche l'enorme numero di dati prodotti e le sfide nella loro gestione e protezione.
I Servizi stessi, ovviamente, devono adattarsi a questa nuova realtà. L'autore applica il concetto di affordance, usato nella psicologia cognitiva, all’intelligence, per introdurre un approccio interpretativo alla raccolta e all’analisi delle informazioni basato sulla comprensione contestuale delle minacce, che sono ormai multidimensionali e necessitano di un approccio olistico che integri domini fisici e digitali in modo fluido e adattivo.
Anche le persone, i cittadini, devono essere in grado di adattarsi. Per farlo, è necessaria una nuova alfabetizzazione digitale che sia critica e completa. Il volume esorta anche a creare un ecosistema digitale che includa non solo Servizi, Stato e aziende, ma anche e soprattutto i cittadini.
Fonte: Formiche