Microchip Made in Italy: Novara diventa un polo d’innovazione
Urso, il presidente Cirio della Regione Piemonte, il sindaco Alessandro Canelli del Comune di Novara e i vertici dell’azienda tecnologica di Singapore, l’AD Byung Joon (BJ) Han, Sehat Sutardja e Weili Dai, hanno siglato un accordo per la costruzione del primo sito di produzione di microchip per l’AI in Europa. L'Unione Europea sta ancora approvando una parte del finanziamento statale. L’investimento previsto sarà di 3,2 miliardi di euro, con 1.600 nuovi posti di lavoro diretti e porterà “capacità di confezionamento e test avanzati di semiconduttori unici nel loro genere in Italia e in Europa. L'impianto verrà costruito nel 2025, mentre la produzione verrà avviata nel 2028.
La scelta di Novara
La Silicon Box voleva investire 3,2 miliardi di euro nel Nord Italia per l'assemblaggio e il collaudo di semiconduttori all’avanguardia, nello stile della fonderia di punta di Singapore. Per questo, la scelta è ricaduta su Novara.
Chi è Silicon Box: tra innovazione e investimenti globali
La Silicon Box, in origine start-up a Singapore, è stata fondata dall’amministratore delegato Byung Moon Han, ex dirigente di Jcet, dai coniugi Sehat Sutardja, a capo del consiglio di amministrazione, e Weili Dai, fondatori di Marvell Technology. I finanziatori vedono nel loro parterre rami di venture capital di United Microelettronics, che si occupa di produrre semiconduttori, e il colosso di elettronica giapponese Tdk.
Il ruolo dell’Italia nel mosaico globale della produzione di chip
La Silicon Box ha già un valore di 410 milioni di dollari per la produzione di chiplet, più piccoli e in grado di svolgere funzioni specifiche, utilizzati per l'IA, garantendo più potenza e minori costi. Sarà possibile, così, aumentare la produzione e combinare chip realizzati con processi diversi.
La strategia italiana per attirare gli investimenti in microelettronica
In Italia sono previsti 10 miliardi di investimenti in un solo anno, con l'obiettivo di offrire agli investitori stranieri progetti su misura, con incentivi e iter semplificati. Nonostante questo, ci sono anche alcuni problemi che potrebbero penalizzare il nostro Paese, tra cui il costo dell’energia. Altro punto è l’Ilva, che, secondo Urso, con la gisuta soluzione, potrebbe diventare “il principale polo siderurgico europeo". Per incentivare le aziende, sarà operativo entro luglio il portale di Industria 5.0, con 13 miliardi di euro in crediti fiscali.
Altri investimenti significativi nel settore dei semiconduttori in Italia
Anche la STMicroelectronics, azienda produttrice di semiconduttori, ha investito 5 miliardi a Catania, creando 2.000 posti di lavoro; si aggiungono i 50 milioni di euro che l’azienda tedesca Aixtron ha portato a Torino per la produzione di macchinari e di chip di potenza, il centro di design per chip ad alta performance e bassa potenza per l’AI dell’azienda francese SiPearl e l’assegnazione della linea pilota sui materiali ad alta resistenza, realizzata nella Etna Valley in Sicilia con 360 milioni. Durante il G7, poi, è stato approvato un Gruppo di Contatto sui chip per collaborare al coordinamento in caso di crisi, alla ricerca precompetitiva e alla manifattura sostenibile a Pavia e nella fondazione per l’Intelligenza Artificiale a Torino.
Fonte: Agenda Digitale