Dettagli e obiettivi del programma DIANA
Il programma DIANA è l'acronimo di Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic e ha come obiettivo quello di finanziare le startup tecnologiche che si occupano di cyber sicurezza energetica, crittografia quantistica e messaggistica sicura. Il primo round di startup scelte per il finanziamento ha coinvolto 44 delle 1.300 candidate lo scorso novembre, con chiusura dei sei mesi del programma a giugno. Ciascuna startup ha ricevuto un finanziamento iniziale di 100.000 euro, oltre a fondi per le spese di viaggio, e ci sono ancora fondi per i test tecnologici in un laboratorio approvato dalla NATO in Italia, Polonia, Canada, Stati Uniti e altri Paesi dell’Alleanza. La seconda fase del programma è prevista per l'autunno con un sostegno alle startup di 300.000 euro, più assistenza da parte di scienziati, ingegneri e altre figure affiliate al programma per le startup con focus su energia, salute umana, sicurezza informatica, logistica e infrastrutture critiche.
I centri di sperimentazione italiani
Gli uffici locali di DIANA sono in Estonia, a Tallinn, per l’Europa, e in Canada, a Halifax, per il Nord America; gli acceleratori e i centri di sperimentazione sono circa 200, di cui la maggior parte in Italia. Otto startup si appoggiano all’acceleratore di Torino Takeoff mentre i centri di test in Italia sono 25, tra cui il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e l’Università di Bologna.
I bandi per una messagistica più sicura
Manu Fontaine, amministratore delegato di Hushmesh, una startup della Virginia, ha presentato l'anno scorso alla NATO la tecnologia di messaggistica sicura che potrebbe essere utilizzata in dual use come applicazione di comunicazione interna per governi, militari e aziende. Utilizza su una rete che non si basa sul sistema di Internet pubblico, ma automatizza la crittografia end-to-end per proteggere le comunicazioni, risolvendo i problemi legati all'utilizzo di app di messaggistica commerciali da parte dei funzionari governativi.
I bandi per la cyber sicurezza delle infrastrutture
La startup britannica Goldilock è impegnata nella progettazione di un interruttore remoto per reti energetiche, impianti idrici e altre infrastrutture per spegnere spegnere rapidamente i sistemi in caso di attacco cyber con un messaggio di testo, evitando l'intervento umano sul posto.
Maggiore sostegno allo sviluppo della crittografia quantistica
La start-up italiana LevelQuantum sta sviluppando terminali di crittografia basati sulla distribuzione quantistica delle chiavi, che non può essere violata da computer ad alte prestazioni e da computer quantistici.
Conclusioni
Il programma DIANA ha contribuito a implementare le tecnologie sopracitate, oltre ad aver favorito la sinergia di esigenze e soluzioni contro la minaccia cyber.
Fonte: Cybersecurity360