L'esercitazione Stella Alpina verso la guerra elettronica - Cybersecurity360

Secondo il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello: “le operazioni di combattimento odierne hanno mutato forma e schemi sul campo. Da un lato abbiamo capacità e sistemi d’arma che ben conosciamo e sappiamo impiegare, ma che vent’anni di operazioni di supporto alla pace avevano messo nei depositi: carri, artiglierie, mezzi blindati; a questi si aggiungono forme di conflitto quasi dimenticate, come il combattimento in trincea e i campi minati. Dall’altro lato ci sono l’impiego di tecnologie avanzate come droni, missili ipersonici, munizioni intelligenti, sistemi d’arma che operano nello spazio elettromagnetico, nel dominio cibernetico e attraverso quello spaziale”.

L’esercitazione “Stella Alpina 24”

L’esercitazione è durata due settimane e si è svolta alla Marmolada, con la partecipazione di oltre 600 militari dell’Esercito Italiano provenienti da Reparti specializzati. L'obiettivo era implementare le capacità delle forze armate nel fronteggiare le nuove minacce degli scenari di guerra, in particolare considerando gli sviluppi tecnologici, e potenziare sicurezza e difesa.

Le attività del 9° Reparto sicurezza cibernetica “Rombo”

Per esempio, il 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo” ha realizzato una rete combat e una bolla tattica multi-dominio, cioè delle misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica per salvaguardare le unità, i sistemi e le connessioni.

Operazioni multi-dominio nella guerra elettronica

Il concetto di multi-dominio è stato introdotto nel Concetto strategico 2020 del Capo di Stato Maggiore della Difesa. Ai domini terra e mare si sono aggiunti il dominio aereo, dopo l’attacco da un monoplano monomotore austriaco attraverso granate lanciate su alcuni villaggi libici durante la guerra tra Italia e Turchia (1911-1912), quello cibernetico e spaziale, in seguito allo sviluppo tecnologico globalizzato. Da qui, l'ambiente multi-dominio che comprende tre dimensioni: fisica, cognitiva e virtuale. 

Le tecnologie multi-dominio

È fondamentale, quindi, per il settore della difesa e quello industriale implementare i propri processi e adattarsi alle tecnologie presenti. “L’elemento propulsore alla base di questa capacità tecnologica è la digitalizzazione, che permette l’interoperabilità tra le operazioni nei vari domini. Big data analysis, high performance computing, cloud, intelligenza artificiale, digital twin, connessioni a banda ultra-larga sono gli abilitatori strategici che consentono all’azienda di presidiare al meglio i nuovi scenari di sicurezza globale”, sostiene Cingolani.

Ovviamente, di pari passo deve andare il campo della cyber security, che necessita di competenze specifiche per poter gestire la minaccia che può inficiare le infrastrutture informatiche e nello stesso tempo quelle fisiche, nel caso, per esempio, di un cyber attacco.

 

Fonte: Cybersecurity360