Disinformazione russa in Moldavia: così le fake news diventano temibili cyber armi

Disinformazione, elezioni moldave e frode elettorale

Durante le elezioni presidenziali moldave, sono emersi tentativi di corruzione elettorale su larga scala. Le autorità hanno scoperto un piano secondo cui circa 130.000 cittadini moldavi sarebbero stati pagati dalla Russia per votare contro il referendum sull’integrazione europea. A conferma delle interferenze, la polizia di frontiera aveva già fermato un centinaio di persone che, viaggiando dalla Russia con somme di denaro al limite della soglia legale, intendevano finanziare proteste antigovernative e corrompere gli elettori.

Elezioni moldave e disinformazione

Oltre alla corruzione diretta, la Russia avrebbe addestrato oltre 300 individui in Russia, Bosnia-Erzegovina e Serbia per fomentare disordini durante le elezioni. Secondo Olga Roşca, consigliere di politica estera della presidente Sandu, questi atti non rappresentano una semplice intromissione ma una vera e propria interferenza su larga scala per destabilizzare il futuro della Moldavia.

La propaganda russa e le fake news

La disinformazione è stata centrale nella campagna russa, come dimostrato anche nelle precedenti elezioni del 2016, quando una fake news su un presunto piano di Sandu di accogliere 30.000 rifugiati siriani influenzò il risultato elettorale. Quest'anno sono stati diffusi video deepfake che simulavano una prossima invasione moldava da parte della Romania e scene della presidente Sandu che scherza sulla povertà del popolo moldavo. A ciò si sono aggiunte campagne contro l’Unione Europea, accusata di minare i valori tradizionali ortodossi della Moldavia in favore dei diritti LGBT+.

In USA come in Moldavia

Una delle operazioni più sofisticate è stata scoperta lo scorso agosto dal centro di cyber intelligence Check Point Research, che ha rivelato una serie di email false apparentemente inviate da istituzioni europee. Queste comunicazioni contenevano informazioni errate, come l'obbligo per i funzionari pubblici moldavi di superare l’esame di inglese IELTS o di issare la bandiera LGBT+ negli edifici pubblici per dodici giorni l’anno.

I provvedimenti della Moldavia contro la disinformazione

Per rispondere a queste minacce, la Moldavia ha istituito il Centro per la Comunicazione Strategica e la Lotta alla Disinformazione, con il sostegno di Debunk.org, una piattaforma lituana specializzata nella verifica delle notizie. Secondo gli esperti, l’obiettivo della Russia è rovesciare il governo riformista moldavo e impedire che il Paese continui ad avvicinarsi all’Occidente, puntando a bloccare ogni progresso verso l’adesione all’Unione Europea.

Fonte: Cybersecurity360